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VENT’ANNI DA METROPOLIS

 

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LE ORIGINI – 1991

La persona fidata, Notte di guai, Soli d’inverno

 

Tutto nacque alla fine del 1990. Avevo avuto la maturità quell’estate e così non avevo fatto nulla di nuovo in teatro. Mi mancava però. Stavo continuando a fare Cecco nell’acqua cheta del Giuggiolo ma non avevo più voglia di fare vernacolo. Volevo qualcosa di diverso dal solito babbo, mamma, fidanzati che si amano ma che sono ostacolati e caratteristi che fanno ridere. Pensai allora di provare a fare qualcosa con le persone che conoscevo, con le quali mi legava la passione per il teatro. Contattai subito Lorenzo Bittini e Sara Cerbai che aderirono immediatamente. Poi sentii anche Simone Rossi e due mie amiche del liceo che non avevano mai recitato : Sara Minniti e Lara Bonciani. Insieme mettemmo in scena tre atti unici legati tra di loro da dei piccoli siparietti che avevo scritto. Ci chiamammo “i bugiardi”. Il primo atto unico era “La persona fidata” di Peppino De Filippo. Poi c’era “notte di guai” di Baldelli ed infine un atto unico con due soli personaggi (io e Sara) : “soli d’inverno” di Carbocci. Fu un bel tentativo. Andammo anche a fare due di questi atti unici (i primi due) alla casa di riposo di Villa Solaria ed una vecchina alla mia battuta “e adesso chi mi vorrà ?!” mi prese per un braccio dicendomi “e ti prendo io, non ti preoccupare !”. Al Teatro San Martino che fin da allora era la nostra base, vennero a vederci anche Lorenzo ed Elisabetta Gigli. Ci eravamo un po’ persi di vista rispetto a qualche anno prima quando vivevamo praticamente sempre insieme. Lorenzo, a fine spettacolo, venne sul palco. Era entusiasta come solo Lorenzo è capace di essere. Mi disse che gli era piaciuta l’idea e che avremmo potuto trovare qualcosa da fare insieme. Mi disse di pensarci. Dopo qualche giorno lo chiamai e mi presentai a casa sua in Via Giordano Bruno con un VHS ed un libro. Era il Volpone di Ben Jonson.

Tommaso

 

Le repliche :

9 febbraio 1991  Teatro San Martino – Sesto F.no

10 febbraio 1991  Teatro San Martino – Sesto F.no

11 maggio 1991  Villa Solaria – Sesto F.no

 

L’IDEA – 1992

La scrittura del Volpone

 

Io e Lorenzo ci vedemmo per scrivere, pensare e riadattare quello che avevamo già scritto dall’inizio del 1992 fino alla messa in scena dello spettacolo di Febbraio 1993. Un anno intero di lavoro. Ci vedevamo a casa sua davanti al lettore VHS, col comando per premere la pausa in mano, sbobinando il film. Uno era addetto al telecomando, l’altro scriveva sul blocco. Dopo un po’ cambiavamo i ruoli. Charlie, il cane di Lorenzo, ci faceva compagnia. Anna, la mamma di Lorenzo, stava nell’altra stanza. Romano, il babbo di Lore, usciva. Tutte le sere mi salutava come se non mi conoscesse e Lorenzo gli diceva “babbo, l’è Tommaso, non te lo ricordi ?”. Passammo la primavera a scrivere il copione. D’estate ci trovammo sotto la tenda di Lorenzo al Forte per sistemare meglio il tutto. Riscrivemmo il finale. Facemmo morire Volpone. Nella prima stesura Mosca e Volpone ordivano insieme un piano perfetto e fuggivano con tutti i soldi. No, ci voleva di più. La scena della morte di Volpone, del Mosca che lo avvelena era lo scatto che volevamo. Non la solita commedia  a lieto fine ma un dramma vero e proprio dove l’avidità dei personaggi, la cattiveria, l’astuzia vengono fuori a poco a poco che lo spettacolo scorre.

Tommaso

 

 

No, non lo scelgo un solo momento, un solo episodio….Me li tengo tutti questi vent’anni coi Metropolis…Nel bene o nel male!!

Quando mi sono aggregato a Lorenzo e Tommy per mettere su la nostra prima commedia sotto l’allora “marchio” “Ranocchi di Parancola”, non mi sarei certo immaginato, un giorno, di guardarmi indietro e ripercorrere così tanta strada.

L’entusiasmo era tanto, l’incoscienza anche….Ma ogni volta che si decideva di gettarsi in una nuova avventura, come per magia, alla fine si riusciva a portare in fondo i nostri progetti, così come li avevamo pensati all’inizio…o quasi!!

Certo, “si faceva con tanto poco…quasi con nulla direi”, come direbbe l’Adele in “Benvenuti in Casa Gori”…Le scene non esistevano: c’era il capanno nel piazzale dei “Giuseppini” dove andare a raccattare quello che capitava: “Guarda questo mobilino…” “Bono vai, piglialo…”. Per fare le prove ci s’arrangiava…Le prove di “Tourneè” le facemmo in una stanza della casa dei nonni di Tommy al freddo e al gelo, ma in compagnia di un bel ratto….Il furgone per andare in trasferta non esisteva…Memorabile l’episodio a Stia: arrivo in tarda mattinata al Teatro degli Antei e il tecnico del posto che ci dice: “Il camion dove ce l’avete?” “Mah, veramente ci s’ha la Renault 5 dì Bitto….”. Ma anche lì con un po’ di ingegno, la disponibilità dei ragazzi del posto e soprattutto grazie a Raniero appeso in cima al graticcio, riuscimmo a far passare una bella serata.

Da allora io ho contato oltre 200 serate con i Metropolis, in molte parti della Toscana e ultimamente anche fuori regione (Cavallino – Venezia nel 2011).

Chiaramente, soprattutto all’inizio, sono state tante le delusioni o le serate un pò storte: in tutti i teatri dove s’andava ci dicevano: “Di solito vengono sempre almeno 200 persone….” Con noi non si superava mai le 30 presenze…Storica la serata al Teatro Nuovo (Lippi) dove realizzammo un bello ZERO…

Altro episodio incredibile a Settimello con “Il Vizietto”: durante lo spettacolo venne giù una quinta, ma, come sempre, Lore con una battuta delle sue riuscì a far passare quell’episodio come una cosa normalissima…

Da allora comunque ci sono state anche tante soddisfazioni: i primi trafiletti sui giornali, i pieni con tanti spettacoli, il doppio spettacolo in un giorno (pomeridiana e serale), il primo spettacolo fuori regione, le vittorie ai concorsi….

Ma il momento più bello che io aspetto sempre con gioia, tutte le volte che prepariamo un nuovo spettacolo, è la cena dopo il debutto. Sì, perchè ogni volta che arriviamo alla prima ci sono sempre duemila cose a cui pensare: le scene, le musiche, i costumi, le prove generali…E quando hai scaricato tutta l’adrenalina sul palco e ti accorgi che ancora una volta hai fatto una buona cosa, non ti rimane che andare al Sesto Pub e goderti il tuo Mezzo pane ripieno….

 

Sono tanti gli episodi da ricordare:

  • il primo spettacolo Metropolis e cioè Il Volpone il 13/2/1993;

  • gli spettacoli di Cabaret che noi chiamiamo “Il Contenitore” e soprattutto i primi alla Polisportiva insieme al grande “Bago” Roberto Mattolini;

  • “Tourneè” che abbiamo portato in giro per tanti anni;

  • gli atti unici di Pirandello;

  • le date alla Limonaia con “Italia-Germania 4 a 3” nel 1997, con la partita di calcio-balilla contro Biggio dei Soliti Idioti che all’epoca faceva il tecnico;

  • la data storica a Padule l’11 Settembre 2001….Sì, proprio in quel giorno in cui il mondo si fermò, Don Odero decise che “Il Vizietto” s’aveva da fare….;

  • la magica Triade di spettacoli: “Il Vizietto”, “La cena dei cretini” e “Taxi a due piazze” (prima o poi dovremo rifarli per registrare il Dvd…);

  • la famiglia Gori (Benvenuti e Ritorno) con la soddisfazione di aver consegnato il dvd dello spettacolo direttamente ad Alessandro Benvenuti;

  • le serate per i 15 anni Metropolis con la ripresa del “Volpone” e il filmato della grandissima Martina Calamai;

  • le serate dedicate a Tommasino Bacciotti con un altro bel filmato;

  • il grandissimo successo del “Ciclone” che abbiamo replicato al Teatro San Martino con undici esauriti (di solito, al massimo, ne facciamo 4 o 5) e che poi ci ha portato in grandi teatri e con diversi riconoscimenti anche in concorsi e rassegne varie;

  • la serata per Giulia a Poggio a Caiano sempre con “Il Ciclone”, durante la quale ci fu un collegamento telefonico con gli Stati Uniti dove Giulia era ricoverata: il sentire quella vocina che ci ringraziava dall’aldilà dell’Oceano è stata un’emozione incredibile che ci dato una forza unica….;

  • l’ultimo grande successo con “Dov’è Max?”, grazie anche alla collaborazione di Andrea Bruni.

Vorrei citare tutti coloro che, anche solo per una volta, ci hanno dato una mano, sul palco o fuori, ma ovviamente è impossibile ricordarli tutti.

Mi limiterò a fare i nomi di due persone con le quali ho condiviso questi 20 anni e grazie alle quali oggi il Teatro è diventato per me la mia più grande passione: LORENZO GIGLI e TOMMASO PARENTI. Grazie ragazzi!!! VIVA IL TEATRO!!! VIVA I METROPOLIS!!!!

 

Lorenzo (i’Bitto)

 

 

 

 

IL VOLPONE – 1992-93

 

 

PERSONAGGI ED INTERPRETI

Volpone – Lorenzo Gigli

Mosca – Tommaso Parenti

Voltore – David Bianchi

Eliana – Erica Bottai (Francesca Bianconcini)

Corbaccio – Lorenzo Bittini

Marta – Laura Pecchioli (Elisabetta Massai)

Corvino – Michele Ciambellotti

Francesca – Elisabetta Bartoletti (Sara Minniti)

Rosalba – Sara Cerbai

Aldo – Filippo Buzzigoli

Vecchio cameriere – Raniero Falsini

 

 

 Cominciammo le prove a Settembre 1992. Alcune persone non avevano mai recitato come Erica, una ragazza portata da Lorenzo Gigli, Michele, Filippo e Raniero. Altri avevano avuto qualche esperienza. Eravamo tutti giovanissimi. Lorenzo Gigli, il più grande, aveva appena 27 anni. Io ne avevo quasi 22, il Bitto 21, Erica, la più piccolina, appena 19. Cominciammo con grande entusiasmo. Laura Pecchioli costruì anche delle bellissime scene. Ci arrangiammo mettendo ognuno quello che poteva dare in termini di esperienza e di consigli. Per scelta non volemmo un regista. Noi stessi, che avevamo avuto l’idea e che avevamo ben chiaro in mente come volevamo costruire lo spettacolo, cercammo di mantenerci all’interno del gruppo. Era il gruppo che volevamo tenere compatto. Lo spettacolo andò bene. Fu apprezzato il lavoro svolto. Non era la solita commedia in vernacolo. Fu un buon successo anche se, quando rimettemmo in scena nel 2008 il Volpone, ci accorgemmo di quanti errori avremmo potuto evitare. Facemmo anche uno spettacolo all’MCL di Settimello e da allora, ogni volta che andavamo, e ci siamo andati per diversi anni, a fine spettacolo ci dicevano : “rifateci il volpone !!”. Quando recitammo all’aperto alla Concordia di Calenzano decisi di entrare nel prologo arrivando in motorino. Un omino che guardava lo spettacolo appena mi vide passare con il SI di mio fratello Raffaele per andare a fare il prologo con Raniero disse ad alta voce : “o quest’imbecille indò va !! e un si pole !! c’è la recita !”.

Tommaso

 

 

Le repliche :

 

13 Febbraio 1993  – Teatro San Martino – Sesto F.no

14 Febbraio 1993  – Teatro San Martino – Sesto F.no

26 Giugno 1993  – Circolo gli incontri – Sesto F.no

11 Settembre 1993  – La concordia – Calenzano

25 Settembre 1993  – Teatro Lippi – Firenze

 

 

 

TOURNEE – 1993-94

 

PERSONAGGI ed INTERPRETI :

 

Dario – Lorenzo Gigli

Federico – Tommaso Parenti

Perruzzino – Lorenzo Bittini

Leonardo – Raniero Falsini (Edoardo Miano nell’edizione 1996 e 1998)

Vittoria – Angela Gigli (Erica Bottai nell’edizione 1994, Cristina Conti nell’edizione 1996, Martina Calamai nell’edizione 1998)

 

 

Tournèe, a mio avviso, è stato il nostro capolavoro. Un film, anzi un road movie portato in teatro. Un’idea geniale. Con Lorenzo lavoravamo così. Io pensavo alla storia e la adattavo al teatro ed alle nostre esigenze. Pensavo a cosa doveva o poteva succedere. Pensavo a cosa si dovevano dire i personaggi. Insomma scrivevo una specie di soggetto. Lorenzo faceva quello che si potrebbe chiamare la sceneggiatura. Io gli dicevo “adesso entra Perruzzino e dice che vuole sfondare nel mondo del cabaret” e lui si metteva ed in cinque minuti faceva parlare questi personaggi. Era un grande, Lorenzo !! Ci completavamo, la famosa ditta Gigli-Parenti, altro che Garinei e Giovannini ! Poi Lorenzo giocava con le musiche. In questo spettacolo vi sono molte musiche, una vera e propria colonna sonora. Addirittura provammo a fare anche delle incisioni originali per lo spettacolo. Leonardo Sacchetti suonò la chitarra e Elisabetta Zatteri cantò diverse canzoni famose che ci servivano per alternare scene diverse tra loro. Giocammo con le luci e con i suoni e facemmo quel MUSICA E LUCI che è poi diventato un must dei nostri spettacoli. Affittammo una sala di incisione e registrammo anche la voce di Angela che doveva parlare alla radio. Tecnico del suono e luci era il grande Marco Becattini. Fu uno spettacolo entusiasmante, moderno, pieno di ritmo. Purtroppo facemmo anche un errore, a mio avviso. Volevamo a tutti i costi fare questo spettacolo ma non c’erano parti per tutti e così scegliemmo anche una seconda commedia da far fare a chi rimaneva fuori. Era “Parenti serpenti”, tratta dal film di Monicelli. Dal nostro gruppo quindi si distaccarono molte persone che crearono i “rimessinsesto”. Da allora, prima di tornare ad essere un gruppo numeroso, cosa fondamentale per fare teatro, ci vollero molti anni.

Tournèe fu anche lo spettacolo che ci vide provare per l’intero inverno nel garage, adibito a pizzeria, dei miei nonni Laschi. Avevamo litigato con Vanni che urlando come al suo solito ci brontolò perché tenevamo troppe luci accese. La discussione andò avanti ed allora Vanni esagerò intimandoci di non venire più a provare in teatro. Noi infatti facemmo la prima dello spettacolo alla Saletta 5 Maggio e non a San Martino. Le prove però dove farle ? Il nonno Mario ci dette il garage-pizzeria. Ogni pomeriggio verso le sei andava ad accenderci il fuoco nel forno così da farci trovare un po’ di tepore in quell’inverno di prove. Recitammo per la prima volta per il Leo Club di Sesto Fiorentino alla Saletta 5 Maggio raccogliendo fondi per la San Vincenzo de’ Paoli. Facemmo anche delle trasferte sempre per i Leo. In Casentino andammo al Teatro Antei di Pratovecchio ospiti del Leo Club Casentino presieduto da Patrizia Trisolini. Arrivammo e il responsabile del teatro ci chiese dove avevamo il camion con le scene. “Veramente siamo con la Renault 5 del Bitto !!” fu la risposta. Ridemmo per un pomeriggio. Il problema delle scene rimaneva. Ci venne in soccorso il mobilificio Lorenzoni, di proprietà di un socio Leo. Arredammo la scena con 4 armadi. Stavamo dietro gli armadi come fossero delle quinte. Mentre recitavamo uno dei lunghi dialoghi tra Fede e Dario (io e Lore) del primo atto sentimmo bisbigliare. Uscimmo con una scusa (la classica, venga che le faccio vedere il beccaccino) e tutti dietro ci urlarono dietro “ma siamo al primo atto e state facendo una parte del terzo !!!” e Lorenzo “non c’è problema. Che devo dire ?” e rientrò in scena. Mitico Lore !!!

Tommaso

 

 

 

GLI SPETTACOLI :

 

04-12-1993   Saletta 5 Maggio   Sesto Fiorentino

05-12-1993   Saletta 5 Maggio   Sesto Fiorentino

12-12-1994   Circolo M.C.L.   Settimello

08-01-1994   Teatro Boccherini   Firenze

22-01-1994   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

26-03-1994   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

07-05-1994   Teatro Antei   Pratovecchio (AR)

04-11-1995   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

25-11-1995   Circolo M.C.L.   Settimello

09-03-1996   Circolo M.C.L.   Brozzi

08-09-1996   La Lucciola   Sesto Fiorentino

14-11-1997   Teatro Lippi   Firenze

20-02-1998   Teatro Pio X   Pistoia

01-03-1998   Circolo ARCI   Quinto Basso

19-07-1999   Villa San Lorenzo   Sesto Fiorentino

21-11-1999   Circolo MCL Montughi   Firenze

 

 

BATTUTE CULT :

–          SIAMO QUI, STIAMO QUI

–          TU PREFERISCI ESSERE UN MAIALE O UN SALMONE ?

–          VENGA CHE LE FACCIO VEDERE IL BECCACCINO

 

 

       AL LUPO, AL LUPO – 1994-95

 

Gregorio – Tommaso Parenti

Livia – Erica Bottai

Amedeo – Lorenzo Gigli

Gisella – Cristina Ferrari

Paolo – Edoardo Miano

Ivano – Leonardo Sacchetti (poi Edoardo Miano)

Vanessa – Rossella Landriscina

La voce di Bago d.j. è di Roberto Mattolini

 

18-03-1995   Saletta 5 Maggio   Sesto Fiorentino

19-03-1995   Saletta 5 Maggio   Sesto Fiorentino

01-04-1995   Teatro Parrocchia Santo Stefano        Campi Bisenzio

08-04-1995   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

22-04-1995   Teatro Politeama   Cascina (PI)

16-07-1995   Festa dell’Unità   Villa Solaria-Sesto Fiorentino

 

Al lupo, al lupo fu un tentativo di continuare a portare sul palco un film. Decidemmo di fare io la parte del d.j. e Lore quella del pianista perché avevamo paura di esagerare nel fare l’inverso. Lorenzo, se avesse avuto la stoffa per poter “gigioneggiare” sul palco, probabilmente avrebbe esagerato. Ed io avrei fatto lo stesso. Così, eravamo molto prudenti, preferimmo cambiarci le parti, scegliendo forse per ognuno quelle meno adatte. Alla prima sbagliai clamorosamente la telefonata iniziale confondendola con quella della fine del terzo atto creando del panico. Tra di noi c’erano quell’anno, oltre ai soliti tre, la bella e brava Erica Bottai e poi tanti esordienti : Cristina Ferrari, un’amica dell’ambiente Leo, Edoardo Miano, il mitico Pantera, Leonardo Sacchetti, il chitarrista ed adesso grande giornalista e scrittore che aveva curato le musiche per tournèe, e Rossella Landriscina, un’amica di Edoardo. Dopo qualche replica Leonardo non si sentì di continuare e così fu sostituito da Simone Cecchi, adesso attore dei “Giardini dell’Arte”. Per la voce del d.j. ci facemmo aiutare da Roberto Mattolini, il grande Bagone che, qualche anno dopo, morì insieme alla moglie in un incidente stradale. La sera che andammo in scena a Campi Bisenzio crollò, a metà secondo atto, la quinta di sinistra. Recitammo arreggendola a turno. Il Cioni Piero doveva ancora arrivare ! Da ricordare anche due momenti esilaranti al Teatro Politeama di Cascina. C’era il palco girevole (tipo “piccolo Sistina “ de noattri !). Ci dissero di non usare il palco girevole e naturalmente invece lo facemmo per tutta la sera. Durante la commedia Edo, che faceva il d.j. Ivano, aveva il piatto del giradischi in una valigia. La apriva sul tavolo e faceva il suo lavoro. Al momento di uscire chiuse dentro la valigia anche il filo della corrente dell’enorme lampada da tavolo che stava sulla scrivania. Uscì salutando e si portò dietro praticamente tutto ! Un mito !!!

Tommaso

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PIRANDELLO – 1995-96 

La patente, L’uomo dal fiore in bocca, Cecè

 

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12-09-1995   La Lucciola   Sesto Fiorentino

03-02-1996   Teatro San Martino    Sesto Fiorentino

04-02-1996   Teatro San Martino    Sesto Fiorentino

17-02-1996   M.C.L.   Brozzi

13-04-1996   Teatro Studio   Scandicci

26-05-1996   Teatro Comunale   Montecarlo di Lucca (LU)

16-06-1996   La Lucciola   Sesto Fiorentino

24-05-1997   Istituto d’Arte    Sesto Fiorentino

 

In quegli anni incontrammo due personaggi importanti per noi : Filippo Masi e Brunello Grazzini. Il Masi era un regista fidanzato con una parigina. Brunello Grazzini era un vigile urbano in pensione che curava la parte culturale della Lucciola, il locale all’aperto in pieno centro a Sesto Fiorentino. Grazzini voleva portare il teatro alla Lucciola e cercò il Masi. Perché noi arrivammo al Masi ed al Grazzini io sinceramente non me lo ricordo. So solo che ci incontrammo e decidemmo di provare a fare un solo atto unico di Pirandello : la patente. Era un salto importante. Finalmente il teatro vero, classico. Saremmo stati all’altezza ? Partimmo a provare e devo dire che Filippo Masi fu scrupoloso ed attento. Ci dette posizioni, luci, indicazioni. Io facevo Chiarchiaro, c’era Cristina Ferrari che faceva mia figlia, il giudice Cardellino era fatto da Lorenzo Bittini. Poi c’erano o subentrarono Simone Cecchi, il Lore che faceva l’usciere, Edo che sostituì il Bitto ed il mitico Sandro Manini che alle prove faceva il gradasso dicendo che non era affatto timido e preoccupato e che al momento di andare in scena balbettava in modo impressionante. Fu un buon successo a parte la cattiva amplificazione. Così decidemmo di provare ad aggiungere a questo, altri due atti unici e di fare uno spettacolo vero e proprio. Io volli fortissimamente fare l’uomo dal fiore in bocca e fui aiutato da Lorenzo Gigli. L’altro atto unico scelto da Filippo fu Cecè. Lo fece Lorenzo Gigli con Lorenzo Dapporto ed Erica Bottai. Appunto Lorenzo Dapporto, detto Anos, fu l’acquisto determinante di quell’anno. Da ricordare poi anche la grande emozione di recitare al teatro Studio di Scandicci ed al Teatro Comunale di Montecarlo di Lucca (una Pergola in miniatura)…. Ci sentivamo attori VERI !!! Facemmo anche una replica dell’uomo dal fiore in bocca all’Istituto d’Arte di Sesto Fiorentino. Cercavamo qualche studente che avesse voglia di fare teatro insieme a noi. Trovammo Martina. E fu amore a prima vista.

Tommaso

 

..UN AMORE CHE NON SI CONSUMA!!..

..tre personaggi sul palco dell’Aula Magna dell’Istituto d’Arte di Sesto F.no. Un tipo magro, ancora biondo, con occhiali dalla montatura enorme, tutto indaffarato dietro ai particolari della scena (Bitto), un Attore brizzolato, affascinante e comunicativo, che sapeva la parte a MENADITO (Tommy) e un simpatico giovanotto che leggeva le sue battute evidentemente nascosto dietro un giornale.. Lorenzo Gigli non poteva che essere il CapoCOMICO!.

 

..in verità la mia intenzione era quella di aiutare la compagnia nelle scenografie,ma mi ritrovai quasi immediatamente sul palco:a quei tempi mancavano le DONNE!!..ero la loro unica possibilità femminile e poco gli importava se alle prove leggevo le battute come le previsioni del tempo..(“TUMMI SEMBRI LA SIGNORINA BUONASERA”..il capocomico non poteva farne a meno di dire la sua!)..-

..di stoffa ne avevo poca,ma avevo con me ago e filo e loro una gran voglia di ricamare..e cosi’ senza prendersi troppo sul serio, i tre talentuosi ragazzi,son riusciti a ricamare attori su persone senza troppa stoffa, ma con grandi forniture di ago e filo..

..e anno dopo anno ,commedia dopo commedia, nuovi “attori” e vecchi amici si son divertiti con i Metropolis a emozionarsi sul palco.. e per ogni diversa Commedia nei primi anni,ricordo sempre lo stesso “copione” alle prove:tante barzellette, partitine al calcino Balilla e i soliti che arrivano tardi..piu’ che una Compagnia sembravamo tanti bambini nell’ora di ricreazione..

Martina

 

 

ATTI UNICI 1995-96  

La Morsa – La lezione – La pace in casa

 

Provammo a fare anche altri atti unici, sempre con l’aiuto di Filippo (anche se ci dette solo qualche indicazione). Scegliemmo ancora Pirandello (la morsa – Tommaso, Lorenzo Bittini e Sara Cerbai), Ionesco (la lezione – con Anos ed Erica) e Courteline (Lorenzo Gigli e Cristina Conti). Furono buone cose ma le facemmo poco, anzi pochissimo. Al Teatro San Martino ci fu anche un principio d’incendio. Bruciò il quadro elettrico e andò bene visto che tutto era completamente infiammabile. Dettero la colpa a me ed Anos che avevamo fatto gli allacciamenti. Ma noi l’avevamo detto che non eravamo elettricisti !!!

Anos inaugurò così la sua lunga lista di disastri che comprende :

– l’incendiò al teatro San Martino sopra citato

– rottura degli arti del Cristo in porcellana durante “il vizietto”

– rottura arti del cane in terracotta durante “il vizietto”

– rottura statua di testa del cavallo durante “la cena dei cretini”

Tommaso

 

 

04-06-1996   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

15-09-1996   La Lucciola   Sesto Fiorentino

 

 

 

IL CABARET 1996-97 – 1997-98 – 1998-99 – 1999-00

Volevamo essere Cochi e Renato, Stendiamo un velo peloso, Tutto a norma

Finchè c’è svito c’è speranza

 

 

 

07-07-1996   La Lucciola   Sesto Fiorentino

14-07-1996   Festa dell’Unità    Villa Solaria   Sesto Fiorentino

13-07-1997   La Lucciola   Sesto Fiorentino

15-07-1997   Circolo ARCI Quinto Basso   Sesto Fiorentino

11-09-1997   M.C.L.   Padule   Sesto Fiorentino

13-03-1998   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

14-03-1998   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

05-04-1998   Circolo ARCI  Quinto Basso   Sesto Fiorentino

16-07-1998   M.C.L   San Donnino

19-07-1998   La Lucciola   Sesto Fiorentino

21-07-1998   Pieve di San Martino   Sesto Fiorentino

11-09-1998   M.C.L.   Padule   Sesto Fiorentino

13-09-1998   Circolo ARCI  Quinto Basso   Sesto Fiorentino

19-03-1999   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

20-03-1999   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

26/03/1999   circolo ARCI   Quinto Basso   Sesto Fiorentino

08/04/1999   Sala Esse   Firenze

04/07/1999   La lucciola   Sesto Fiorentino

08/07/1999   Teatro S.Martino   Sesto Fiorentino

07/09/1999   M.C.L.   Padule   Sesto Fiorentino

19/09/1999   La lucciola   Sesto Fiorentino

18/12/1999   Centro civico   Prato

15/06/2000   festa dell’unità   Firenze

09/07/2000   La lucciola   Sesto Fiorentino

04/09/2000   Biblioteca Comunale   Sesto Fiorentino

07/09/2000   M.C.L.   Padule   Sesto Fiorentino

11/09/2000   M.C.L.   Padule   Sesto Fiorentino

04-02-2001   circolo MCL   Montughi   Firenze

19-07-2001   Pieve di San Martino   Sesto Fiorentino

13-07-2002   Pineta di Levante   Viareggio

12-09-2002   M.C.L.   Padule   Sesto Fiorentino

18-01-2003   Teatro La Limonaia   Sesto Fiorentino

15-07-2003   Anconella   Firenze

19-07-2003   Pineta di Levante   Viareggio

25-10-2003   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

11-12-2003   Teatro Ambra   Poggio a Caiano (PO)

27-11-2004   circolo ARCI   Quinto Alto   Sesto Fiorentino

23-12-2004   circolo ARCI   Quinto Alto   Sesto Fiorentino

01-06-2005   Piazza Centrale   Dicomano (FI)

23-12-2005   circolo ARCI   Quinto Alto   Sesto Fiorentino

22-10-2006   Teatro San Martino (40° anniversario Centro Sangue)   Sesto Fiorentino

 

 

 

Il contenitore è una miniera di situazioni divertenti. Il primo contenitore lo facemmo alla Polisportiva del grandissimo Brunello Grazzini. Eravamo un bel gruppo di disgraziati. Io, Lore, il Bitto, il Pepa, Anos, Filippo Filidei…. Filippo faceva “il Barlacchi” e racconta la storia della maiala… un classico. Facevamo il tutto facendo finta di essere in uno stabilimento balneare e la bagnante era la grande Paola Taviani. C’era anche Bagone che faceva il grande presentatore, una specie di Nino Frassica alla sestese.

I nomi dei contenitori erano dei veri capolavori :  Volevamo essere Cochi e Renato, Stendiamo un velo peloso, Tutto a norma, Finchè c’è svito c’è speranza. Lorenzo era il vero capocomico. Io, in verità, mi vergognavo un po’. Nei primi contenitori facevamo anche l’intervallo ed allora intervenivano l’Antonella, l’Alessandra, Lorenzino, Claudio che allora avevano 14-15 anni. Loro facevano il coro e noi facevano le città, come il vecchio carosello RAI. Facevamo Porto Ercole (trascinando Edo che faceva i muscoli), Ercolano (facendo girare Edo e puntandogli il dito sul suo sederone) ed infine Ponza (e di questo non do spiegazioni).

Lo facemmo veramente dappertutto. Ci contavamo quando ci trovavamo verso le 19 del giorno dello spettacolo (a volte anche alle 20), decidevamo chi faceva cosa, scrivevamo tutta la scaletta su dei cartoncini bristol incollati per terra ed andavamo a braccio. Vera improvvisazione teatrale.

Una volta Lorenzo, all’Anconella di Firenze, ci disse, a me, il Bitto ed Anos (eravamo solo noi quattro) :”vi dispiace se comincio io e faccio un prologhino ?” e noi “no, vai pure”… fece quaranta minuti di spettacolo, un one man show. Fiorello in confronto è una pippa !! Nacque così la “civiltà contadina”. Dicesi civiltà contadina la serie di barzellette raccontate da Lorenzo che vertevano sempre su temi rupestri : la maiala, la pecora, la mucca bianca e la mucca nera, la serpe, lo scoiattolo….

Lo spettacolo meglio riuscito fu quello alla Limonaia di Sesto dove facemmo una memorabile scena del dentista ed un grande Edo fece l’interprete italiano-inglese. Alla Limonaia !!! Praticamente avevamo profanato il tempio del teatro d’avanguardia.

Nel 2003 andammo a Poggio a Caiano a fare una serata per beneficenza. C’erano si e no venti persone. Insieme a noi il mitico Giorgio Ariani ed il sosia di Gianni Morandi !! Giorgio Ariani era veramente enorme e non ce la faceva a camminare, ci guardò fare il nostro spettacolo (tra cui un bel charlestone di Trudi Scroppo), fece poi il suo monologo (a dire il vero un po’ noioso) ed infine si fece dare il numero di telefono di Lorenzo Gigli che gli era piaciuto molto. Non l’ha mai chiamato. Lorenzo dice che la Cicci, gelosa, dette ad Ariani il numero sbagliato. Il sosia di Morandi ci fece morire dal ridere. Faceva un po’ pena ed era tutto un dire metti la 12. Il fonico metteva la traccia 12 e lui ci cantava sopra in modo maldestro.

Una pomeriggio che facevamo il contenitore ai Macelli, Edo venne lasciato al telefono dalla sua ragazza, Geraldina. Piangeva, si disperava. Poi, quando toccava a lui entrava e faceva le battute. Riuscendo ricominciava a piangere. Era una scena triste ma questo cambiamento di umore così netto ci fece davvero molto ridere. Che mancanza di sensibilità !!

Edo, in quel periodo, era veramente buffo. Qualche volta era triste, mogio ed allora gli chiedevamo come andasse. Una volta rispose “ho picchiato le costole tutto il giorno”. Rimanemmo a bocca aperta. Da allora anche questa è diventata una battuta storica. MITICO !!!

 

TOMMASO

 

…un Contenitore insolito fu quello al Cinema Ambra di Poggio A Caiano. Era stato chiamato Giorgio Ariani e, quando fu il suo turno, lasciammo sbucare i nostri piedi da dietro il sipario: non so se la gente ridesse di piu’ per le sue battute o per quello smanettio di scarpe irriverenti!e quella stessa sera solcò il palco,un personaggio assolutamente unico nel suo genere: un cantante che diceva di essere il clone di Gianni Morandi…. peccato che cantasse tutte le sue canzoni in playback…. peccato che la base si inceppò in più punti…. peccato anche che infamò i nostri più pregiati tecnici alla musica (Cicci e Gabriele)…..ma le risate, LE NOSTRE, furono più che grasse..
MARTINA

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ITALIA-GERMANIA 4 A 3 – di Umberto Marino - 1996-97  

 

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PERSONAGGI ED INTERPRETI :

 

Antonio – Lorenzo Gigli

Francesco – Lorenzo Bittini

Federico – Tommaso Parenti

Giulia – Cristina Conti

 

Con il patrocinio del Comune e della Lucciola producemmo uno spettacolo che debuttò al Teatro della Limonaia di Sesto. Era una commedia moderna di Umberto Marino, Italia-Germania 4 a 3. La storia di tre vecchi amici che si ritrovano dopo vent’anni per rivedere insieme la mitica partita del 1970. Un testo difficile ma pieno di significati. I tre uomini, manco a dirlo, eravamo io, Lorenzo ed il Bitto. Mancava la donna. Erica aveva lasciato il teatro, Martina, Alessandra, Ilaria dovevano ancora arrivare. Cercammo allora di convincere Cristina Conti. Accettò e così ci trovammo a fare le prove con questo quartetto inedito. Al teatro della Limonaia trovammo a disposizione un tecnico luci. Era Fabrizio Biggio che quindici anni dopo sfondò alla televisione ed al cinema in coppia con Mandelli formando il duo “i soliti idioti”. Andammo anche insieme a mangiare alla Chiusa un bel panino col prosciutto e ci sfidammo a calcino. Io e Lore contro Biggio e Bitto. Vinsero loro 10 a 1. Mi ricordo anche che la sera del 25 Gennaio recitai con 39 di febbre. Tachipirina e via. Non recitai, delirai….

Tommaso

 

 

 

LE REPLICHE :

24/01/1997   Teatro La Limonaia   Sesto Fiorentino

25/01/1997   Teatro La Limonaia   Sesto Fiorentino

26/01/1997   Teatro La Limonaia   Sesto Fiorentino

16/03/1997   Teatro Convitto La Querce   Firenze

11/05/1997   Auditorium Cassa Risparmio   San Miniato (PI)

08/06/1997   La Lucciola   Sesto Fiorentino

 

 

 

UOMINI SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI – di Capone & Galli -1997-98

 

Nicola – Lorenzo Gigli

Ciccio – Tommaso Parenti

Gianni – Lorenzo Bittini

Pino – Lorenzo Dapporto

Luana – Martina Calamai

Il Pantera – Edoardo Miano

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Dalla commedia di Capone e Galli trassero un film che non differiva in niente dal testo della commedia. Noi, non trovando il testo, sbobinammo il film e ci costruimmo da soli il nostro copione.  Era la storia di quattro uomini in crisi esistenziale, con problemi di lavoro, d’amore, di sesso, frustrati, avviliti, con la sensazione del tempo che passa e ti scivola tra le dita. Si trovano per la solita partita a carte ma la serata prende una piega strana; chiamano una accompagnatrice da un annuncio trovato sul giornale. Gli uomini eravamo io, Lore, il Bitto ed Anos…. Ma la donna ? Doveva fare la parte della prostituta, ammiccare con tutti noi. Non tutte se la sentivano. Martina esordì così, con questa bella particina. E la fece davvero bene. La colonna sonora era chiaramente scelta da Lorenzo Gigli, spiccava il famoso brano “Alberto sei lento”. Andammo anche in trasferta per il Leo di Cecina al bellissimo teatro Marchionneschi di Guardistallo. I Leo ci fecero una grande accoglienza. Ci fecero preparare un pranzo luculliano al ristorante. E così invece di fare le prove nel pomeriggio ci sdraiammo nei palchi cercando di smaltire la gran mangiata. Io avevo per la mia parte di Ciccio, un povero frustrato, brutto e perdente, una bella protesina in resina che mi ero fatto in laboratorio. Sembravo Alberto Sordi quando fa dentone che legge il tg. Avevo anche un bel completino verdaccio. La prima che facemmo alla Lucciola fu terribile. Non eravamo pronti ma avevamo preso la data. Facemmo confusione, saltavamo battute. Fu un disastro. E’ stata l’unica volta che mi sono veramente vergognato sul palco. Avevamo fatto schifo. Dopo un bell’esame di coscienza ci mettemmo sotto con le prove e facemmo un bello spettacolo a San Martino (prima però riprovammo a farla anche a Settimello). Durante la partita a carte iniziale Lorenzo doveva bere Coca Cola. Puntualmente la rovesciava sulle carte inzuppando tutto. Sul tavolo c’erano anche mille fogli con i copioni. Verso metà commedia prendevamo i giornali per cercare l’annuncio dell’accompagnatrice. Allora tiravamo un sospiro di sollievo. Ognuno aveva il suo giornale con dentro il copione incollato. Era fatta !! Durante una rappresentazione a Villa San Lorenzo alle luci c’erano Alessandra e Simone Doni. Lorenzo ad un certo punto (il Bitto era fuori scena) comincia a dirmi “devi andare in bagno ?” ed io “no !!”. Lorenzo insiste “si, dai vai a lavarti le mani che poi mi sporchi tutto”. Il dubbio si insinua. Stai a vedere che dovevo uscire davvero. Lorenzo insiste così tanto che alla fine esco accompagnato da Anos e Lore. Sulla quinta c’è il Bitto che ci urla sottovoce “ma che cazzo fate ?! perché uscite ?!” ed io tipo bambino di terza elementare alla maestra “ Bitto, è stato lui !!”. Nel frattempo il Doni alle luci non trova più dove siamo. Cerca nel copione ma non trova questo simpatico siparietto tra me e Lore ed allora non avendo di meglio da fare ma avendo gli occhiali da sole nonostante fossero le 23 se li cala sugli occhi simulando un malore o un sonno misterioso.

Tommaso

 

 

il primo ricordo di “Uomini….” è legato al Cynar che Anos non disdegnava certo di bere e al suo spray nasale!! poi ricordo quella volta che il Gigli saltò completamente le battute del primo atto passando direttamente a quello successivo, creando più scompiglio in Simone Doni, che si era improvvisato tecnico luci, piuttosto che negli attori sul palco.. e ricordo quanto mi faceva penare sempre il solito Lorenzo durante il ballo lento. Tutte le volte mi ritrovavo più preoccupata a sistemarmi la gonna che a dire le battute! e come non ricordare la battuta che ha segnato tutta la carriera di Anos”NON SO COSA METTERMI!”

MARTINA

 

 

 

18-09-1998   La Lucciola    Sesto Fiorentino

07-11-1998   M.C.L.   Settimello

14-11-1998   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

15-11-1998   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

15-01-1999   Circolo ARCI Quinto Basso   Sesto Fiorentino

17-04-1999   Teatro Marchionneschi   Cecina

26-06-1999   Villa San Lorenzo   Sesto Fiorentino

22-03-2000   Sala Esse   Firenze

18-11-2000   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

24-07-2001   La Lucciola    Sesto Fiorentino

10-09-2003   Circolo M.C.L. Padule   Sesto Fiorentino

 

 

 

PENSAVO FOSSE AMORE INVECE ERA UN CALESSE – da Trosi, Pavignano - 1999-00

 

Con :

Tommaso – Tommaso Parenti

Cecilia – Martina Calamai

Giorgio – Lorenzo Dapporto

Flora – Claudia Guasti

Amedeo – Lorenzo Bittini

Enea – Lorenzo Gigli

Mago Horus – Gianfranco Peparini

Chiara – Francesca Calvori

 

Forse è stato uno spettacolo sottovalutato ma credo che “pensavo” sia stata una buona commedia. L’idea era la stessa. Film trasportato sul palco. Musica e luci a sottolineare i diversi spazi temporali. In più quell’anno avevamo anche la musica dal vivo con i fratelli Negri, Massimiliano alla chitarra e Stefano al sax, a creare una atmosfera inusuale e dolcissima. Martina fu una splendida Cecilia. Il Bitto un grande Amedeo. C’erano anche le macchiette di Lore (un Enea livornese divertentissimo) e del Pepa (un grande Mago Horus). Simpatica anche la performance di Claudia Guasti (Flora), della ragazzina psicotica interpretata da Francesca Calvori (Chiara) e del bravo Anos nei panni del desolato Giorgio. Io facevo Tommaso, la parte di Troisi. Credo che sia venuto un bello spettacolo. Mi piacerebbe rifarlo.

Tommaso

 

04-02-2000   circolo ARCI Quinto Basso   Sesto Fiorentino

11-02-2000   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

12-02-2000   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

20-07-2000   La Lucciola    Sesto Fiorentino

 

 

 

 

Decidemmo per l’occasione della fine del millennio di fare un calendario, un calendario erotico…. Devo dire che siamo stati proprio bravi…. La miglior battuta della serata fu quella di Anos, mentre si spogliava : “mah, speriamo di avere le mutande pulite !!”

TOMMASO

 

 

IL VIZIETTO – 2000-01

 

Renato – Tommaso Parenti

Albin – Lorenzo Bittini

Lorenzo – Lorenzo Dapporto

Prayer Boscolo – Lorenzo Gigli

Immacolata – Giulia Cavallaro

Adriana – Alessandra Rocco

Petunia – Edoardo Miano

Annamaria – Martina Calamai

Dott.ssa Malverni – Claudia Guasti

 

16-02-2001   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

17-02-2001   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

18-02-2001   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

17-03-2001   M.C.L.   Settimello   Calenzano

12-07-2001    La lucciola   Sesto Fiorentino

11-09-2001   M.C.L.   Padule   Sesto Fiorentino

14-09-2001   circolo ARCI Quinto Basso   Sesto Fiorentino

 

 

Mitica la scena del biscottino tra me e il Bitto,  geniale il culo rosa portachiavi fatto dall’Ilaria, bellissimo il cane di terracotta che poi Anos ruppe (che strano, eh ?!), grandissima la Giulia schiacciata dal crocifisso (che Anos ruppe e Fabrizio rincollò prima di riportarlo in biblioteca). Lore fu un Prayer Boscolo bravissimo, il Bitto un Albin misurato ed esilarante. La Marty fece la solita parte della maialona (parte che dopo aver fatto in “Uomini sull’orlo di una crisi di nervi” non le si spiccicò più di dosso per tanti anni. Al teatro intendo, chiaro !!!). Anos e la Cicci facevano gli innamorati, la Claudia la dottoressa. Io ero un Renato con i baffetti ed il fondotinta. Mi ricordo che studiai attentamente il film col grande Tognazzi. Edo era una Petunia sopra le righe ma, come sempre, non sapeva una battuta. Faceva solo urletti e attendeva che gli altri ricucissero la situazione. Mitico Pantera !

TOMMASO

 

Oddio, ti ringrazio di avermelo chiesto, ma ho paura che ti rovinerei il libretto!! No, davvero, io non le so proprio fare queste cose. Al massimo potrei scrivere tre righe di numero su quando ci crolló la quinta in scena….ma visto che ho la memoria di un criceto non mi ricordo nemmeno quale commedia era e dove eravamo!!!

GIULIA CAVALLARO

 

 

 ..ma si può assistere alla caduta delle quinte mentre si è in scena?? a Settimello accadde e il Bitto riuscì a risistemare la scena con una magistrale disinvoltura.

E poi una considerazione : 

– LA CASA DELLE FOLLIE : un Dalmata di ceramica alto più di un metro, pregiato elemento appartenente alla scenografia, rotto. Da chi ?? da ANOS..

– Crocifisso prestato da Don Daniele con tanta premura, rotto.
Da chi ? da ANOS..

– “LA CENA DEI CRETINI”..una testa di cavallo, bella, bianca, dall’aspetto prestigioso, rotta.
Da chi ? da ANOS..

..HO POCO TEMPO E TANTI RICORDI!..ma meglio così che il contrario 🙂 e poi scrivendo scrivere tutto sarebbe un poema e non più un libretto ! MI MANCATE..

MARTINA

 

 

 

 LA CENA DEI CRETINI – 2001-02

 

 

Piero Brocanti – Lorenzo Bittini

Francesco Pigna – Lorenzo Gigli

Cristina –Barbara Sini

Giusto – Lorenzo Dapporto

Marilena – Giulia Cavallaro

Cavallo Sauro – Tommaso Parenti

Arcimboldi – Edoardo Miano

Faustina – Alessandra Rocco

Don Daniele – Daniele Bani (Matteo Miano)

 

22-03-2002   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

23-03-2002   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

24-03-2002   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

25-04-2002   circolo ARCI Quinto Basso   Sesto Fiorentino

20-06-2002   Villa San Lorenzo   Sesto Fiorentino

03-07-2002   Festa dell’Unità   Legri   Calenzano

 

 

“Per la Cena dei Cretini sono arrivata in corsa, i ragazzi avevano già cominciato a fare le prove e avevano un piccolo ruolo femminile vacante. Lorenzo Bittini, che conosco da una vita, aveva pensato a me perché avevo studiato un po’ teatro. Accettai ed entrai in questa Compagnia di matti geniali, accolta come un’amica di vecchia data. E l’atmosfera diventò subito giocosa, cameratesca, scanzonata ma pervasa da un sentimento di profondo rispetto reciproco e di una leggerezza carica di spessore. Posso dire solo che, oltre al talento poliedrico del Bitto, è stato un onore e un vero piacere conoscere l’eclettismo di Tommaso, il vulcanico Gigli, la spumeggiante Giulia, il sorprendente Edoardo, la dolcezza di Alessandra, l’originalità discreta di Lorenzo Dapporto, la simpatia di Matteo e Don Daniele.”

Barbara Sini

 

Con Lorenzo Gigli ed Elisabetta Bartoletti andammo, alcuni anni prima, era il 1995, alla Pergola a vedere Enrico Beruschi e Pambieri fare una commedia francese. Solo noi potevamo andare a vedere Beruschi, direte voi. E invece sbagliate perché vedemmo uno spettacolo incredibilmente veloce, brioso, divertente e Beruschi (anche senza la sua Margherita) fu bravissimo. Decidemmo di fare la commedia ma non esisteva il copione. Del film neanche a parlarne (fu fatto solo nel 1998). Allora ci appoggiammo al mitico Filippo Masi che aveva una fidanzata a Parigi e gli chiedemmo di comprarci il testo. La grandissima Caterina Sacchetti lo tradusse e così avemmo il copione.

Lorenzo fece credo la sua migliore interpretazione creando un personaggio con una serie di piccole manie, tic. Si fece fare una bella calotta da Filistrucchi per diventare completamente pelato. Era un vero mostro !! Naturalmente ci furono un sacco di attacchini, come quando inserimmo la telefonata sbagliata al runner pizza. Che ridere !! Io facevo Cavallo, l’amico di Lorenzo-Pigna. Ero un esattore delle tasse siciliano, cattivissimo….. che, controllando le cartelle, non faceva che dire uffici, uffici… Giulia era l’amante hippy ed un po’ pazza, il Bitto era il padrone di casa a cui Pigna rovinava la vita, la Barbarina era la signora Brocanti. Edo faceva il dottore. Era una parte normalissima ma la caratterizzammo tanto. Edo faceva così un professorone amante dell’arte, facendo il verso ai venditori di quadri della televisione. Era uno spasso. Facemmo anche un attacchino per la Cicci preso da Luciana Littizzetto. La Cicci faceva Faustina, una bambina un po’ ritardata, che raccontava la sua storia. Era accompagnata da Don Daniele (impersonato da Don Daniele prima e da Matteo Miano poi). Nella replica di Legri ero completamente afono. Sussurravo la battuta a Lorenzo che la ridiceva al pubblico…. Uno spasso.

TOMMASO

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TAXI A DUE PIAZZE – di Ray Cooney -2002-03

 

Carla – Martina Calamai

Barbara – Barbara Sini

Mario Rossi – Tommaso Parenti

Brigadiere Percuoco – Lorenzo Dapporto

Walter Fattore – Lorenzo Bittini

Brigadiere Ferroni – Lorenzo Gigli

Bobby – Edoardo Miano

Fotoreporter – Matteo Miano

 

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21-02-2003   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

22-02-2003   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

23-02-2003   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

08-03-2003   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

15-03-2003   Circolo M.C.L. Brozzi

 

 

Ciao Tommy. Io ci provo a raccontare qualcosa su “taxi” e più in generale sullo spirito che ci contraddistingue…

“Era sicuramente il 2002… O forse il 2003 ! Stavamo recitando la seconda replica di “Taxi a due piazze” a San Martino, quindi una domenica pomeriggio con il pubblico delle grandi occasioni! Entro in scena nei panni dell’ispettore Percuoco, ovviamente un po’ preoccupato ed emozionato. Come recito la seconda battuta da dietro le quinte sento un sussurro ripetuto: Buco! Omosessuale! Era il Gigli che con un improbabile impermeabile e armato di documenti/copione aspettava di entrare a sua volta in scena come ispettore Ferroni ! Trattengo a stento una risata, finisco la scena e penso: in quale altra compagnia succederebbe una cosa simile? Tutti impauriti, seri, preoccupati dell’errore sempre dietro l’angolo! Ovviamente trovai l’occasione di vendicarmi al grido di “Bucooo!” verso il collega. Lo spettacolo finì e per noi fu un successo: dal quel giorno (erano passati 10 anni dal mio esordio) mi sono reso conto di non avere più timore del palcoscenico! Tutto questo grazie allo spirito un po’ anarchico che ci contraddistingue ! Sono passati altri 10 anni e a recitare purtroppo non ho ancora imparato! Chissà forse qualcuno dei miei compagni troverà la formula magica anche per quello!”

 

LORENZO detto ANOS

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“So da so samba” colonna sonora indiscussa di prove e calcino! una commedia bellissima con una Barbara Sini che alcuni miei amici credettero davvero francese ,tanto era stata impeccabile!..

MARTINA

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“Il consueto appuntamento per le prove della commedia era diventato un momento di puro divertimento. Questa era la mia seconda (e purtroppo ultima, causa trasferimento a Milano della sottoscritta) esperienza sul palco insieme ai “Metropolis”. Tra il ripassare un atto a voce alta e una discussione sui movimenti di scena, mille ricordi e aneddoti. Come quando Don Daniele diventò complice dei ragazzi nel prendermi amabilmente in giro, fingendo di avere uno fratello gemello, con tanto di cambio d’abito e di recitazione improvvisata così riuscita da farmi credere di averne ben due di gemelli! Ci sono cascata come una pera cotta nelle totale ilarità della Compagnia. Poi mi viene in mente l’imitazione di Edoardo del venditore di opere d’arte in televisione o il fatto che, in una scena, si dimenticava sempre di prendere un cestino che doveva portare al mio personaggio. E allora ogni volta, proprio durante gli spettacoli ufficiali, era tutta un’improvvisazione. O quando il Gigli, a sorpresa, sul palco, davanti al pubblico, sputò un intero bicchiere d’acqua in faccia a Lorenzo Dapporto, diffondendo per un mezzo secondo il panico tra di noi che stavamo osservando la scena da dietro le quinte. E ancora le partite a calcio balilla, le cene insieme dopo lo spettacolo, la solarità di Martina, le risate quando si provavano per la prima volta gli abiti di scena, la memoria magistrale del Bitto che dopo due giorni dalla consegna del copione, sapeva già tutta la parte alla perfezione. Mentre Edoardo, a due giorni dal debutto, il copione lo sbirciava ancora in modo assolutamente maldestro, facendosi sgamare subito. E, soprattutto, il saluto consueto, a fine serata del Gigli: “Sono le undisci!!!!!”

Barbara Sini

 

Mi ricordo la scena divisa in due parti, una blu ed una gialla, mi ricordo di Barbara che sembrava una vera francesina. Mi ricordo i commissari di Lorenzo ed Anos. Mi ricordo il Bitto ed io che scombinavamo la scena. Mi ricordo Edo che non sapeva bene cosa fare. Mi ricordo la Martina che faceva l’altra mia moglie. Io ero il signor Mario Rossi, taxista bigamo che si rovinava la vita con l’aiuto del suo amico Walter Fattore…. Che bella commedia !!

TOMMASO

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… E FUORI NEVICA – di Vincenzo Salemme - 2003-04

 

Enzo – Tommaso Parenti

Cico – Lorenzo Bittini

Stefano – Lorenzo Dapporto

Notaio – Lorenzo Gigli

 

17-04-2004   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

07-09-2004   Villa San Lorenzo   Sesto Fiorentino

09-09-2004   Circolo M.C.L. Padule   Sesto Fiorentino

20-11-2004   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

21-11-2004   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

12-12-2004   Teatro Il Tondo   Sesto Fiorentino

 

 

Forse la commedia meno sfruttata di quelle che abbiamo fatto. Difficile e buffa, triste e allegra al tempo stesso. L’Alessandra ci aiutò con la regia. Mi piacerebbe rifarla. L’avevo vista al teatro Verdi di Firenze fatta da Salemme, Buccirosso, Casagrande e Paone. La Barbara ed io piangevamo dal ridere. Mai riso così tanto in teatro. La storia è semplice e complessa al tempo stesso. Tre fratelli si ritrovano insieme alla morte della madre. Il musicista strampalato Enzo (Tommy), Stefano (Anos) il fratello responsabile e nevrotico e il fragile Cico (il Bitto) affetto da una strana forma di autismo. La madre morendo lascia una discreta eredità, unico vincolo è che i due fratelli si prendano per sempre cura di Cico. La commedia a tratti esilaranti ma dai risvolti tristi è capace di far sorgere un riso amaro sul volto dello spettatore. A dominare i due atti infatti è l’assurdità della convivenza con Cico sempre pronto a “giocare”. Da questo punto di vista la scrittura di Salemme si è appropriata del concetto di diversità, soprattutto dei lati comici e clowneschi che questa comporta, trasformando in maniera buffa gli aspetti della normalità. I due fratelli infatti sono sempre pronti ad assecondarlo e ne nascono situazioni esilaranti che trasformano lo spettacolo in una escalation di risate, ma a tratti un velo di tristezza si impossessa della scena e piomba come una doccia fredda sul pubblico. Cosa fare? Continuare la difficile convivenza con Cico o cercare di “liberarsi” di lui? E fuori nevica è di sicuro una commedia senza tempo, che ha un “valore che va al di là degli artisti che l’hanno resa famosa” ha sottolineato Salemme.

TOMMASO

 

LA BATTUTA CULT :

VOGLIO IL PURE’ !!!

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LA STRANA COPPIA – di Neil Simon - 2004-05

 

Felix – Lorenzo Bittini

Oscar – Tommaso Parenti

Vinnie – Lorenzo Dapporto

Murray – Matteo Miano

Speed – Luca Pecchioli

Carolina – Martina Calamai

Guendalina – Alessandra Rocco

 

Questa commedia nasce dall’esigenza di effettuare uno spettacolo senza Lorenzo Gigli (in “paternità” per la nascita di Ginevra). Decidemmo per un grande classico moderno : La strana coppia di Neil Simon. La commedia venne rappresentata per la prima volta a Broadway, al Plymouth Theatre, il 3 ottobre 1965, per la regia di Mike Nichols: i protagonisti erano Art Carney nella parte di Felix, e Walter Matthau in quella di Oscar. La pièce venne poi allestita al Eugene O’Neill Theatre (1966-1967): in totale ebbe 966 rappresentazioni. Il ruolo di Cecily Pigeon era di Monica Evans. Sia la Evans che Matthau presero parte anche alla trasposizione cinematografica della commedia stessa, negli stessi ruoli, mentre il ruolo di Felix fu interpretato da Jack Lemmon

Noi facemmo un buono spettacolo con me ed il Bitto nei panni della strana coppia. Ci accompagnarono il solito Anos, Matteo e Luca. C’erano la Marty e l’Ale a fare le ragazze. E’ stata la prima commedia dove abbiamo fatto il DVD col Gobbo e la Giraffa.

Tommaso

 

 

 

25-02-2005   Teatro Il Tondo   Sesto Fiorentino

05-03-2005   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

11-03-2005   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

12-03-2005   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

 

 

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L’AMICO DEL CUORE – di Vincenzo Salemme - 2005-06

 

Roberto – Tommaso Parenti

Michele – Lorenzo Bittini

Frida – Martina Calamai

Padre Leonardo – Lorenzo Dapporto

Luisa – Alessandra Rocco

Havana 9 – Filippo Buzzigoli

Peppino – Luca Pecchioli

Giacomina, la scimmia – Ilaria Guidotti

Enzo, la tortora – Lorenzo Gigli

Dottoressa – Alessandra Bocci

Figlia della Dottoressa – Giulia Gigli

 

23-02-2006   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

24-02-2006   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

25-02-2006   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

12-03-2006   Teatro Il Tondo   Sesto Fiorentino

19-06-2006   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

18-07-2006   Humanitas   Scandicci

14-12-2006   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

15-12-2006   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

 

 

In procinto di volare negli USA per sottoporsi a un intervento cardiochirurgico con scarse speranze di sopravvivenza, un medico quarantenne (Tommaso) chiede a un caro amico (Bitto) di soddisfare il suo ultimo desiderio: giacere una volta con Frida, di lui consorte, fulgida svedese dalle gambe vertiginose (Martina….. svedese ?!). Pur straziato dalla gelosia, l’amico consente. Nove mesi dopo nasce un bel bambino. Chi è il padre?  Col Bitto ho fatto in questa commedia la scena più bella della mia vita. Quella dove io chiedo al Bitto di tenermi il mio cucciolo, Coccobill. Non ho mai riso così tanto. Grande Bitto… e grande Coccobill !! Inoltre, da menzionare, le prove esilaranti di Ilaria e Lorenzo nella parte di una scimmia e di una tortora. Non avevano nessuna battuta (l’ideale per Lore !!) ma erano quasi sempre in scena. Dei mimi, insomma. Furono bravissimi !!

TOMMASO

 

 

 

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L’ACQUA CHETA – di Augusto Novelli - 2006-07

 

Ulisse – Tiziano Bettarini

Rosa – Claudia Campostrini

Ida – Alessandra Rocco

Anita – Ilaria Guidotti

Cecco – Tommaso Parenti

Alfredo – Lorenzo Bittini

Stinchi – Gianni Contini

Asdrubale – Lorenzo Dapporto

Bigatti – Emiliano Buttaroni (Vanni Caraglia nell’edizione 2008)

Zaira – Martina Calamai

Anna – Veronica Bandini

Teresa – Elisabetta Cagnacci (Alessia Targioni nell’edizione 2008)

 

Regia – Luciano Comanducci

 

11-11-2006   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

12-11-2006   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

18-11-2006   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

19-11-2006   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

30-11-2006   Teatro Le Laudi   Firenze

13-01-2007   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

14-01-2007   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

20-01-2007   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

21-01-2007   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino   pomeridiana

21-01-2007   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino   serale

12-01-2008   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

13-01-2008   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

18-01-2008   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

19-01-2008   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

20-01-2008   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

 

 

L’acqua cheta è la commedia in assoluto più bella di quelle che abbiamo fatto in oltre 30 anni di lavoro. Quella in cui ci siamo divertiti di più, quella con cui abbiamo riso di più e ci siamo commossi ,specialmente alla serenata di “Cecchino”. Quella che abbiamo di più fatto divertire e commuovere il pubblico.

Tante sono le commedie che abbiamo fatto insieme, io mi sono trovato benissimo con tutti voi. Lavorando con voi mi sono sentito più giovane,la vostra freschezza e la vostra simpatia l’avete trasmessa non solo a me ma tutto il pubblico. Grazie. La cosa più bella che ricordo è la serenata dell’acqua cheta e la lettera che riceve Cecchino.

Luciano Comanducci

 

Quell’anno decidemmo, non mi ricordo come mai, di collaborare col Giuggiolo. Facemmo “l’acqua cheta”. Un classico del vernacolo fiorentino. Io l’avevo già fatta una trentina di volta (con i C.14 della Giuliana Ristori prima, nella parte di Bigatti, e col Giuggiolo poi) tanti anni prima. C’erano Tiziano, Gianni e la Claudia nelle parti principali. Io facevo Cecco, il Bitto Alfredo, l’Anita era l’Ilaria e l’Ida era la Cicci (detta Cicci Rocco Ragazzini). C’era con noi anche Emiliano Buttaroni che adesso fa cabaret con la Vegastar. Io avevo (ma forse li ho sempre avuti) i capelli bianchi ed allora li tingevo con una bomboletta che in verità me li faceva non neri ma tendenti al viola. Dopo, facendo lo shampoo (anche tre o quattro di fila), il colore andava via ma per una settimana rimaneva una sottile ombra violetta che mi faceva somigliare a quelle vecchine che si fanno il colore tendente al celestino o al violetto. Allo studio i pazienti mi guardavano male e pensavano che fossi in crisi d’identità sessuale. Cosa non si fa per l’arte !!!

TOMMASO

 

 

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BENVENUTI IN CASA GORI – di Benevnuti e Chiti - 2006-07

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Adele – Ilaria Guidotti

Gino – Lorenzo Gigli

Libero – Filippo Buzzigoli

Bruna – Martina Calamai

Annibale – Lorenzo Bittini

Danilo – Fabrizio Bambi

Cinzia – Marta Gaggini

Serena – Alessandra Rocco

Lapo – Lorenzo Dapporto (Tommaso Parenti)

Boccino – Tommaso Parenti

I’Canna – Gabriele Sardi

Ticket – Luca Pecchioli

La Sudista – Veronica Bandini

 

 

Lorenzo Bittini ha vinto il Premio Mangini 2010 a Scandicci

come miglior caratterista per la sua interpretazione

di Nonno Annibale in “Benvenuti a casa Gori”

 

17-02-2007   Circolo ARCI Quinto Alto   Sesto Fiorentino

08-03-2007   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

09-03-2007   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

10-03-2007   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

11-03-2007   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

17-03-2007   Circolo ARCI Quinto Alto   Sesto Fiorentino

08-09-2007   La Concordia    Calenzano

11-09-2007   Circolo M.C.L. Padule   Sesto Fiorentino

04-11-2007   Teatro Il Tondo   Sesto Fiorentino

23-06-2010    Humanitas    Scandicci

15-07-2010   Piazza Rapisardi    Sesto Fiorentino

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La Barbara era incinta. Stava per nascere Lavinia ed allora feci una particina nei prologhi. Ero i’Canna, un amico di Danilo. Erano prologhi buffi, pieni di battute strappate  a Pieraccioni. Eravamo io, Gabri, il Pecchio, naturalmente Fabrizio ed alla fine giungeva anche la Vero che faceva la sudista (detta così perché sudava a profusione). La Vero aveva sotto le ascelle degli arbre magique…. Cosa non si fa per strappare una risata ed un applauso ! La Vero ancora non mi ha perdonato per questa gag ed allora prendo l’occasione al volo per chiederle ufficialmente perdono.

TOMMASO

 

questa commedia era da sempre il mio sogno nel cassetto e quale onore per me aver fatto la parte della Bruna!! ..a parte tutte le indescrivibili emozioni annesse e connesse, ricordo una marea di piatti rotti per i nostri modi maldestri: addirittura la Marta nel ruolo della Cinzina ne ruppe uno in scena scaraventandoci sopra le posate!!!..

MARTINA

 

Scrivere qualcosa sul teatro che abbiamo fatto in questi anni, è come parlare di qualcosa di familiare, come se stessi descrivendo l’appartamento dove vivo ( visto che stiamo parlando del teatro dei “Giuseppini ”ora Teatro di San Martino). I Metropolis fanno parte di questo percorso che è cominciato tanto tempo fa, i ranocchi di parancola erano l’embrione, di quello che poi diventeranno i Metropolis, e l’ambiente dove nascono e crescono è proprio la mia seconda casa, il monolocale dove vado quando comincio a confrontarmi con il mondo “da i Giuse”, dove trovo tutto ciò che mi è familiare e dove crescono e nascono le mie più grandi amicizie, e forse è per questo che mi sento legatissimo ad una delle commedie che abbiamo messo in scena più volte “ Benvenuti in casa Gori” di Alessandro Benvenuti, dove la famiglia ed i parenti , tra paradossi e riflessioni profonde, è il centro di tutto, è la vera metafora della vita.

È una commedia che so praticamente a memoria, cosa che per le altre non mi succede mai, potrei fare qualsiasi parte, per fortuna il gruppo mi ha fatto fare il Ceccherini “Danilo”, un giovanotto rincoglionito dagli amici, nullafacente, sulle spalle della famiglia ….. e una parte soprattutto con poche battute e dimorti versi.

Nelle varie rappresentazioni che abbiamo fatto , mi viene in mente una clamorosa figura, dai Giuse, quando alla fine del terzo atto la mia fidanzata che si chiama Cinzia, la chiamo Giulia e gli dico “ovvia Giulia ti riporto a casa”, in effetti era la Giulia Cavallaro, e la su’ mamma dalla quarta fila sganasciandosi dal ridere mi dice “che lo sai indò la sta’?, lo stomaco mi va al posto del cuore ma tutto finisce bene. Un’ altra volta, al momento in cui devo cadere dalla sedia ( tanto sono fatto dagli acidi), invece di cadere sul pavimento tiro giù anche l’albero di Natale dietro le mie spalle, gli acrobati del circo non avrebbero potuto fare di meglio per salvare la situazione …. Applauso per tutti e carriera assicurata al circo Togni.

C’è però un neo in questa commedia che mi perseguiterà per tutta la vita; tutte le volte che nel dialogo dove la mi’ mamma ( superba Ilaria Guidotti) mi dice a proposito della messa di mezzanotte di dirgli come la va a finire, io gli rispondo “ o mamma e sono stato alla messa di mezzanotte, mica ai cine”, non ride mai nessuno, nemmeno per sbaglio, io e il Bitto eravamo convinti che le gente si sdraiasse dalle risate ma va bene lo stesso.

Ma la frase più celebre rimane “ oh Zio e tu’mi sbucci i’cervello” ho preso dei nocchini da Pippo Buzzigoli che nemmeno la mi mamma.

Benvenuti in casa Gori, rimane la commedia che più mi lega ai Metropolis per i momenti belli che abbiamo vissuto durante tutta la preparazione, la musica di “Lore” mentre si fanno le scene, la rigovernatura delle stoviglie prima di ogni rappresentazione con la famiglia Sardi e l’Ilaria , le impennate con la carrozzina che Pippo fa fare al Bitto, Anos che con il cappotto di cammello sembra un maniaco, e in commedia in effetti lo è, e la banda degli amici di Danilo, i’canna, boccino e i’ticket ( il Pecchio, Tommy e Gabri) con la storia di Ciccio baliccio e lo specchietto retrovisore , senza dimenticare lo scioglilingua della pentola sul fuoco con il lesso, tra l’Ilaria e Lorenzo.
Menzione particolare la merita il Bitto, che in questa commedia ci ha sempre creduto e l’ha sempre interpretata a regola d’arte, ricordandoci (mentre recitavamo) le battute che ci dimenticavamo con tanti colpi di tosse e spunti geniali, il nonno Annibale è il nonno Annibale ( qui’boia, un’m’hanno ammazzato gli austriaci nella grande guerra, un mi farò mica ammazzare da un bischero di Pontassieve)
Grazie a tutti coloro che sono passati, a coloro che ci sono e a quelli che non ci sono più per questo viaggio di 20 anni, che duri ancora a lungo .

Fabrizio

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IL VOLPONE – di Ben Jonson - 2007-08

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Volpone – Lorenzo Gigli

Mosca – Tommaso Parenti

Voltore – Lorenzo Bittini

Eliana – Ilaria Guidotti

Corbaccio – Lorenzo Dapporto

Marta – Martina Calamai

Corvino – Luca Pecchioli

Francesca – Marta Gaggini

Rosalba – Alessandra Rocco

Aldo – Fabrizio Bambi

Vecchio cameriere – Gabriele Sardi

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01-03-2008   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

02-03-2008  Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

08-03-2008   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

09-03-2008 Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

29-03-2008   Circolo ARCI Quinto Alto   Sesto Fiorentino

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Del Volpone ricordo soprattutto gli “attacchini”, i più belli che abbiamo scritto. Lorenzo scrisse un prologo eccezionale e creò per Veronica il personaggio di Sarsà, una cuoca francese un po’ folle. Io mi divertitii a scrivere un dialogo tra Mosca e Francesca Corvino sulla riunione di gabinetto del Sindaco. A mio avviso uno dei brani più divertenti che abbiamo mai fatto. Anzi, scrivendo queste poche righe mi è venuto voglia di rifare la commedia. E allora, come ci dissero le vecchine di Settimello nel lontano 1993 “rifateci i’ Gorpone !!”

Tommaso

 

..che vi devo dire? questa è stata la commedia che mi ha vista sul palco ancora inconsapevole di avere una vita che cresceva in me! Clara cresceva nel mio panciotto e io recitavo.. ora Clara cresce fuori dal mio panciotto e io ho smesso di recitare!..

MARTINA

 

Come potrei dimenticare il personaggio più divertente che ho interpretato?! Uì se muà Sarsà (più o meno parlava così!). Una sera sono entrata in teatro per le prove, e, Lorenzo Gigli, mi guarda ridendo e dice: “Vero, ti sto scrivendo una parte troppo bella, è la tua!”. E, così, è nata la mitica cuoca francese che mi ha divertita un sacco e che sarei pronta a rifare domani…perché la mia cusin è art!

VERONICA

 

 

PREMIATA PASTICCERIA BELLAVISTA - di V. Salemme -  2008-09

 

Di questa commedia, come di tutte le altre, ricordo le prove che iniziano alle 22,30 dopo un’oretta di chiacchiere, le barzellette di Lore, Anos che si spara rinazina nel naso, il Bitto che sa tutto e fa la scaletta delle cose di scena, io che ripeto fino a 30 secondi dall’apertura del sipario, la Cicci che mi guarda e mi dice che non si ricorda nulla, l’Ilaria che mangia patatine, Don Bitto che ci dà il via al Padre Nostro, il merda-merda-merda ed il San Genesio !!! Mi ricordo anche che era la prima commedia dopo l’ustione ed ero in grande difficoltà….. pauraaaaaaa….

 

Tommaso

 

  

28-02-2009   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

01-03-2009   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

06-03-2009   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

07-03-2009   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

08-03-2009   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

19-07-2009   Humanitas   Scandicci

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Ciao Tommi!!! che dire….di pasticceria ho un ricordo un po’ lontano ma quello che mi ha colpito tanto è che è stata una delle prove più difficili da affrontare.. soprattutto dopo la prima. Eravamo tutti un pò demoralizzati per la reazione del pubblico… una commedia con ritmi particolari e dalla storia un po’ pesante. Lì c’è stata, per quanto mi riguarda, una forza da parte di tutti di non arrendersi e fare meglio motivati in gran parte da Lorenzo Gigli che con il suo ottimismo ci ha spronato ad andare avanti. Le prove sono come sempre state piacevoli e ci hanno permesso di divertirci… lo dimostra il backstage.. ho in mente te Tommi che cammini facendo finta di non vedere.. l’Ila che, folle com’è, sputa gomme in terra e le riprende.. la Veru vestita da stracciona, l’Anto che parla ciociaro, Anos che fa uso di cocaina, Lore che caratterizza i personaggi in base a ciò che lo fa ridere nella vita… i’Bitto che ti fa morire dal ridere anche in situazioni drammatiche e tutti gli altri che come sempre hanno messo il cuore nell’interpretare personaggi diversi.. come concludere… al di là delle commedie, è il gruppo che è forte… vi voglio bene

ALESSANDRA detta CICCI

 

 

 

IL CICLONE – da Pieraccioni - 2009-10

 

Levante – Tommaso Parenti

Carlina – Ilaria Guidotti

Pippo – Lorenzo Bittini

Osvaldo – Lorenzo Gigli

Selvaggia – Alessandra Rocco

Libero – Fabrizio Bambi

Caterina –Marta Gaggini (Antonella Rocco)

Penelope – Ilaria Gori (Martina Calamai)

Dolores – Antonella Rocco (Claudia Chelucci)

Seconda ballerina – Elisa Morelli (Selvaggia Simonelli)

Terza ballerina – Irene Martini (Manuela Galli)

Naldone – Lorenzo Dapporto

Alejandro – Lorenzo Bittini

Isabella – Veronica Bandini

Franca – Alessia Targioni (Claudia Fabbri)

Nello – Gabriele Sardi (Filippo Buzzigoli) (Antonio Rocco)

Sindaco Giannelli – Diego Calamai (Filippo Buzzigoli)

Fabrizio – Massimo Torricini (Filippo Buzzigoli)

 

06-03-2010   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

07-03-2010   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

13-03-2010   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

14-03-2010   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

20-03-2010   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

21-03-2010   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino pomeridiana

21-03-2010   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino serale

23-10-2010   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

24-10-2010   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

30-10-2010   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

31-10-2010   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

14-11-2010   Teatro Nuovo Sentiero   Firenze

27-01-2011   Teatro Ambra   Poggio a Caiano (PO)

05-02-2011   Teatro Comunale   Cavallino Treporti (VE)

29-04-2011   Festival Teatro Spontaneo    Arezzo

07-09-2011   Humanitas   Scandicci

12-11-2011   Circolo Arci Ponte a Mensola   Firenze

04-09-2012 Piazza San Francesco – festa della Misericordia   Sesto F.no

06-10-2012   Festival di Quarconia    Vinci

 

Premio Mangini 2011 a Scandicci per :

–          Tommaso Parenti – MIGLIOR ATTORE

–          Ilaria Guidotti – MIGLIOR ATTRICE

–          PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ALLO SPETTACOLO

–          Premio 2012 Festival di Quarconia (Vinci) a :

–          Lorenzo Gigli – MIGLIOR CARATTERISTA MASCHILE

 

 

E’ stato il nostro più grande successo. Abbiamo vinto tanti premi e siamo stati chiamati in tanti teatri diversi. L’idea mi venne guardando il film. Una domenica pomeriggio andammo a casa di Lore e gli raccontai dell’idea. Gli piacque. Sbobinai il film e lo adattai. Poi vennero le scene costruite nel capannone messoci a disposizione dal babbo Gori, il legname acquistato dall’Ilaria, gli acquisti all’Obi, il Sarri che ci fece la croce della farmacia, le ballerine che montarono un balletto strepitoso grazie alle coreografie di Marta. Nacque uno spettacolo bellissimo….

TOMMASO

 

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I miei ricordi di questi anni di Metropolis.

Il progetto e la realizzazione delle quinte per il ciclone :

Ho visto nascere la scenografia dalla matita di Fabrizio e (quando s’era fortunati) dell’Ilaria! Anzi ancor prima ho aiutato mio babbo a tagliare le tavole di legno da cui sono state ricavate le quinte. Nel mio capannone la sera dopo l’orario di lavoro e i sabati mattina abbiamo fatto un gran lavoro di squadra. L’Anto, la Vero, l’Alessandra, Il Bitto, e chiaramente i due artisti abbiamo ricreato la piazza, la casa e i negozi dove Levante, Libero,  Selvaggia e il resto della ciurma hanno dato vita al Ciclone. La farmacia, l’officina di Pippo, la casa della famiglia Quarini… quanto freddo s’e’ preso in quel capannone e quanto ci siamo sporcati ma il risultato è stato davvero sorprendente.                        

Le prove del balletto :

la Marta ballerina e con il pallino della perfezione aveva montato un bellissimo balletto peccato che i miei limiti nel ballare il flamenco fossero abbastanza evidenti, i miei movimenti un po’ goffi e spesso non a tempo mi hanno portato nelle retrovie del palco, dove mi potevo sentire libera di ballare anche in modo imperfetto. Che ridere alle prove quando la Marta senza successo cercava di rendere i miei movimenti un po’ piu’ aggraziati … non so se per l’Anto fosse la stessa cosa ma credo di si!

L’emozione che ho provato la prima volta sul palco :

Il sabato della prima cambiarsi e truccarsi in camerino tutti insieme, le risate dietro le quinte quando il Gigli partiva con i suoi monologhi e si capiva che non si ricordava la parte, le poppe di Penelope (che poi ero io), l’imbarazzo iniziale tra me e l’Anto nella scena del vino… le ultime volte invece sembravamo vere lesbiche

e poi stavo per scordarmi la cosa piu’ importante, i Metropolis mi hanno portato fortuna e soprattutto la commedia ” Benvenuti in casa Gori” dove ho interpretato la Cinzina che al pranzo di Natale annuncia di essere incinta …beh io proprio in quelle settimane della commedia son rimasta incinta! quando si dice che la finzione si mescola con la realtà….


ILARIA GORI

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Spendo volentieri due parole per il ciclone, la commedia che più di tutte (almeno per me) ci ha dato soddisfazione, sono tanti i momenti indimenticabili, l’atmosfera bellissima dell’avventura a Venezia, i premi vinti a Scandicci e quando mi si è fermata la macchina in mezzo di strada per venire a Vinci, abbiamo bloccato il traffico con l’ Ale e l’ Ila che mi spingevano la macchina.. e tutto questo per aver fermato la macchina un minuto per chiedere un’informazione perché non sapevamo dove cavolo stavamo andando!! ma più di tutte mi è rimasta nel cuore la volta che abbiamo recitato a Poggio a Caiano, quella è stata una serata magica, indimenticabile, quasi 300 persone unite x Giulia, c’era un’energia particolare, dentro di noi e dentro ogni persona del pubblico, si sentiva, si percepiva una forza magica.. l’emozione di fare qualcosa di bello, anche se magari è stata una goccia nell’oceano, ma quello che ci è rimasto è qualcosa di grande..le lacrime tra un atto e un altro con la bimba in videoconferenza..bellissimo!!

ANTONELLA

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Non avendo mai avuto la fortuna ed il piacere di lavorare con i Metropolis mi rimane difficile trovare qualche aneddoto legato a questa straordinaria compagnia. Posso solo dire che l’unica volta che sono stato sul palco con loro a causa di una sostituzione in extremis mi sono reso conto che ho tanto da imparare. Una compagnia che si e’ fatta strada coinvolgendo il pubblico con testi divertenti e interpretazioni magistrali.

TONI

 

AL LUPO, AL LUPO – 2010-11

 

Gregorio – Filippo Buzzigoli

Livia – Antonella Rocco

Vanni – Tommaso Parenti

Gisella – Veronica Bandini

Paolo – Lorenzo Bittini

Ivano – Lorenzo Dapporto

Vanessa – Alessia Targioni

 

12-03-2011   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

13-03-2011   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

19-03-2011   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

20-03-2011   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

21-03-2011   Sala Esse   Firenze

 

 

Di “al lupo al lupo” ho in mente Tommy che mi domanda “la faresti una particina se si fa “al lupo al lupo ?” e io “certo, una particina ce la faccio”…poi quando ho visto il copione e realizzato che la mia parte era quella di Livia, mi sono detta “ecco, mi ha fregato !! alla faccia della particina!!” ..l’abbiamo messa su in poco tempo ma con lo spirito di sempre.. ho in mente le scene di Anos e Pippo che fanno il balletto (impossibile rimanere seri durante le prove..), la Veru travestita da vecchina con i fondi di bottiglia che parla dei polli, Pippo travestito da discotecaro, l’Alessia che fa la maiala e Gabri col parruccone.. mi ricordo la paura di sempre di arrivare in fondo e non essere abbastanza pronti ma la certezza in fondo al cuore che saremmo stati bravi   …ah.. Tommy, poi ricordo di averti tolto dalla scena la borsa che ti serviva e aver fatto una corsa passando dietro il palco a riportartela !! momento di panico!!

ANTONELLA

 

Come sempre lo spettacolo che volevamo fare, “compagni di scuola”, non siamo riusciti a portarlo a termine per le numerose assenze di tanti attori, le difficoltà date da orari incompatibili, impegni di lavoro e di famiglia. Così ci siamo ritrovati a cambiare in corsa ed abbiamo optato per un vecchio spettacolo da rimettere in scena : “al lupo, al lupo” (che all’epoca chiamammo Sagonà, il nome della famiglia di cui si parla). Fu una buona commedia, non la migliore, imperfetta, fatta in fretta e furia ma piacevole. I migliori ricordi ? il balletto e la canzone di Anos e Pippo…. Toccami, toccami, tocchiamoci….. ed il video fatto alla casa a Morello del Pepa….. specie il Bitto che fa il verso del caffè che esce di sottofondo….che ridere !!!

TOMMASO

 

 

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RITORNO A CASA GORI 2011-12

 

Gino Gori (vedovo di Adele) – Filippo Buzzigoli

Danilo Gori (loro figlio) – Fabrizio Bambi

Cinzia (sua moglie) – Antonella Rocco

Futura (loro figlia) – Teresa Bianchi

Bruna Papini (sorella di Adele) – Ilaria Guidotti

Libero Salvini (suo marito) – Lorenzo Dapporto

Serena Salvini (loro figlia) – Alessandra Rocco

Lapo Frittelli (parrucchiere, suo marito) – Tommaso Parenti

Samantha Frittelli (loro figlia) – Silvia Buzzigoli

Annibale Papini (padre di Adele e Bruna) – Lorenzo Bittini

Flavio – Fabio Del Secco

Marcello Sottili (spasimante di Adele) – Adriano Gelli

Fosca (amica di Adele) –Veronica Bandini

Faustino (suo figlio ritardato) – Lorenzo Gigli

Prima amica di famiglia) – Cinzia Michelini (Patrizia Morelli)

Seconda amica di famiglia – Claudia Chelucci

Terza amica di famiglia – Marta Rettori

Ticketurraid (amico di Danilo) – Giovanni Noferi

Canna (amico di Danilo) – Diego Calamai

Maresciallo De Rosa – Fabio Del Secco

Primo operatore delle pompe funebri – Diego Calamai

Secondo operatore delle pompe funebri – Piero Cioni

 

 

 

11-02-2012   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

12-02-2012   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

18-02-2012   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

19-02-2012   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

20-02-2012…Sala Esse   Firenze  concorso teatrotary (secondi classificati)

23-02-2012   Sala Esse   Firenze

 

 

Ricordo ancora quel giorno. Avevo sempre sentito nominare i metropolis,e quando vidi su facebook che facevano i provini perché gli mancava un ruolo femminile per “ritorno a casa Gori”, mi dissi… perché no. Eravamo in tre…forse nel gruppo si stanno ancora pentendo di non aver scelto la numero 2, ma ormai é tardi,ed io sono molto felice di far parte di questo splendido gruppo.

CINZIA

 

La parte che mi ha impegnata di più è stata Fosca, in Ritorno a casa Gori, forse è anche quella che mi ha dato più soddisfazione. Come sono entrata a far parte dei Metropolis? Una sera al Teatro Le Laudi, Tommaso e Lorenzo Bittini, mentre stavamo per replicare l’Acqua Cheta, mi chiedono: “Che verresti a fare una particina con noi nella prossima commedia?”, la mia risposta è stato un “si” immediato. Se lo sapevo che era la sudista…

VERONICA

 

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La cosa più divertente, anche se macabra, è stata allestire la camera ardente. Ho telefonato a Chiara Macherelli e davanti ad un caffè al Bar Picchiani le ho chiesto se ci poteva dare una mano. Mi ha portato alla cappella della Misericordia nuova. Mi ha dato consigli e ci ha prestato un sacco di cose tra cui la mitica cassa. Abbiamo fatto fare una corona di fiori dalla Tatiana ed abbiamo creato la salma vestendo e truccando un manichino trovato per caso. A raccontarlo mi fa veramente effetto !!

Per questo spettacolo avevamo bisogno di tanti attori. Noi non bastavamo. Cercammo. Reclutammo Adriano Gelli (già del Teatro del Tondo), una amica della compagnia del coccodrillo (Marta Rettori). Fabio venne a proporsi durante una prova. Giovanni fu strappato dal Bitto ai match di improvvisazione teatrale. Per trovare l’ultimo tassello facemmo anche dei provini. Venne Arianna Zipoli, la Cinzia, ed altre tre ragazze. Decidemmo per la Cinzina e mai decisione fu più azzeccata. La partecipazione determinante fu però quella delle due bambine ad interpretare mia figlia Samantha (Silvia Buzzigoli) e mia nipote Futura (Teresa Bianchi). Sono state veramente brave, carine, simpatiche, precise. Due vere attrici in erba. Speriamo che la passione per il teatro la sappiano coltivare così potremo in futuro di nuovo recitare insieme.

TOMMASO

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DOV’E’ MAX ?   2012-13

 

con:

Lorenzo Bittini (Max)

Tommaso Parenti (Luca Petroni)

Chiara Nocentini (Anna, sua moglie)

Fiammetta Poltronieri (Greta, sua figlia)

Veronica Bandini (Dottoressa Cassi, infermiere, giornalista tv)

Antonio Rocco (Infermiere, truccatore)

Francesca Tonanni (segretaria)

(Cinzia Michelini nelle repliche di Dicembre 2012)

 

 

27-10-2012   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

28-10-2012   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

03-11-2012   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

04-11-2012   Teatro San Martino   Sesto Fiorentino

01-12-2012… Teatro San Martino   Sesto Fiorentino per il Lions Club Sesto F.no

02-12-2012   M.C.L. i’ Tondo   Sesto F.no

04-02-1013   Sala Esse   Firenze   IV concorso teatrale TEATROTARY

 

Quando Andrea Bruni, io e il Bitto ci siamo trovati al Drunk di Sesto per parlare di un eventuale progetto da fare insieme MAI avrei pensato a quanta strada avremmo percorso insieme. Provare insieme ad Andrea ed ai ragazzi “intercettati” per lo spettacolo è stata una bellissima esperienza. Ricordo le prove, le musiche, le repliche ma soprattutto il riscaldamento pre-spettacolo. Pensare al massaggio fatto da Toni e dal Bitto mi fa ancora venire i brividi. E, tra parentesi, non vedo l’ora di cominciare a lavorare su “cortesi omicidi”.

TOMMASO

 

Cosa mi ricordo di Quelli di “Dov’è Max?” : di quando gli attori a fine prove decisero che non avevano fatto abbastanza tardi ed ebbero un’idea geniale…  I nostri eroi, (Lorenzo, Tommaso, Francesca, Veronica, Tony, Fiammetta e la qui scrivente Chiara) si recarono in gruppo in piazza del comune alle 00.30 davanti al cartellone dello spettacolo…   Data la vicinanza della prima del 27 Ottobre, decisero di girare un video promozionale di “Dov’è Max?”…i ragazzi fecero finta di passare casualmente di fronte al manifesto ripetute volte e d’un tratto si fermarono per proclamare l’imminenza dello spettacolo e consigliarlo al pubblico sovrano! Ovviamente la parte principale fu assegnata a Tony che concluse la promozione dello spettacolo dicendo “altro che concerto di Bon Jovi!!” o … qualcosa di simile!! 

Dalla vostra Anna

CHIARA NOCENTINI

 

 

 IL VIZIETTO – 2012-13

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Renato – Lorenzo Bittini

Albin – Tommaso Parenti

Lorenzo – Fabrizio Bambi

Prayer Boscolo – Adriano Gelli

Immacolata – Cinzia Michelini

Adriana – Ilaria Guidotti

Petunia – Filippo Buzzigoli

Annamaria – Antonella Rocco

Mercedes - Lorenzo Dapporto

Chantal - Eleonora Bassanti

Narratore - Nadia Capanni

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Regia di Andrea Bruni

 

 

 

E per concludere, prima dei doverosi ringraziamenti, un saluto del nostro Presidente a Vita :

 

Ciao a tutti ,

alla soglia del 20° compleanno le nostre strade si sono divise , per me , solo e soltanto dal punto di vista teatrale ; rimane intatto l’affetto che sento per ognuno di voi attuali metropolis e per tutti coloro che negli anni sono transitati , anche solo per un momento , nella compagnia .
Permettetemi però in questa occasione di rivolgere il mio pensiero al ricordo del mitico “CONTE BAGO” .

Sono sicuro che durante questi anni si é divertito con noi e per i prossimi apprezzerá il salto di qualità che la compagnia sta facendo .

Un grande bacio a tutti

Lore

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